Giovanna Muscau (Segretaria FILLEA CGIL Provinciale Nuoro), Salvatore Pinna (Segretario Generale della CGIL di Nuoro)
La CGIL di Nuoro fra i tanti obbiettivi prefissati da raggiungere , ritiene che sia della massima importanza rapportarsi con tutti gli attori dello sviluppo territoriale per essere parte propositiva nel cercare di completare alcune grandi opere indispensabili per la crescita economica e sociale della nostra Provincia. In particolare: Vista la grave situazione di incertezza che ancora caratterizza il proseguo dei lavori per il completamento della diga di Cumbidanovu, che ha portato recentemente per problemi tecnici ad una sospensione di sette mesi dell’attività di cantiere, è necessario, anche alla luce di alcune incognite di carattere finanziario che ancora permangono, fare il punto della situazione per avere la certezza che questo sbarramento,iniziato nel 1989, venga finalmente concluso nei prossimi due anni. Voglio ricordare che stiamo parlando del più grande cantiere operativo presente in questo momento in Sardegna e dell’unica diga in costruzione a livello nazionale. L’invaso,una volta completato,consentirà di irrigare 2810 ettari di terreno agricolo nei comuni di Orgosolo, Oliena, Nuoro, Orune, Lula e Dorgali. Si tratta quindi di una grande opera realizzata dal Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale. La capacità totale dell’invaso sarà di 13,32 milioni di metri cubi, lo sviluppo del coronamento di 227 metri, l’altezza massima di 72 e il volume di calcestruzzo gettato sarà pari a 303.297 metri cubi. L’impianto, oltre a soddisfare le esigenze delle imprese agricole della zona votate soprattutto alla avicoltura e viticoltura, potrà assicurerà anche una portata continua per gli usi industriali nel territorio di Nuoro e Oliena pari a 50 litri al secondo. Si tratta quindi di un’infrastruttura che rientra nei processi di sviluppo strategici delineati dalla Regione , e che darà respiro all’economia del territorio da diversi punti di vista,non ultimo sotto il profilo turistico. Per garantire tutto questo però è necessario avere da subito una garanzia reale sulle risorse necessarie per portare a termine i lavori, secondo il progetto iniziale e le successive modifiche ed integrazioni, ad iniziare dalla centrale idroelettrica, fino ad includere,già da questa fase, il primo lotto funzionale della condotta irrigua da realizzare in collegamento alla diga. Quest’ultima opera è fondamentale per potersi valere una volta conclusi i lavori di sbarramento, dell’acqua ad uso irriguo per il settore agricolo. Per tutto questo è importante attivare da subito, da parte della Provincia, un tavolo di confronto con i comuni interessati, il consorzio di Bonifica e la Regione Sardegna, in modo da chiarire una volta per tutte il fabbisogno finanziario per terminare con successo lo sbarramento e per avere una risposta certa sulle risorse necessarie per avviare le opere per l’installazione della rete irrigua del primo lotto. Deve essere chiaro che le esigenze di questo territorio non possono essere considerate residuali rispetto a tutte le altre scelte di carattere infrastrutturale e strategiche che la Regione sarda, a partire dall’utilizzo delle risorse dei fondi FAS ( Fondi per le aree sottoutilizzate), sta facendo. Per questo occorre, prima che sia troppo tardi un forte impegno politico che permetta di focalizzare con precisione i problemi legati alla conclusione dei lavori di questa diga e le risorse necessarie per evitare che si ripeta,questa volta in maniera incettabile ed irreparabile, il triste film delle opere pubbliche incompiute. Di fronte a questo quadro invito il Presidente della Provincia a farsi parte attiva per portare avanti con fermezza questa problematica attivando da subito un confronto con le parte interessate a livello territoriale e regionale.